I servizi aperti a Sondrio nel 2015 e a Morbegno nel 2017 hanno mostrato qualche flessione a causa delle difficoltà nel riuscire a soddisfare le richieste

 

I bisogni ci sono, ma riuscire a far incontrare domanda e offerta in un ambito particolarmente delicato come quello della cura alle persone fragili è sempre più difficile.

A dirlo sono i dati e l’esperienza quotidiana degli sportelli dedicati all’assistenza familiare, i cosiddetti sportello badanti, aperti a Sondrio nel 2015 e a Morbegno nel 2017, di cui attualmente si occupa la Cooperativa sociale Grandangolo, per andare incontro alle esigenze delle famiglie da una parte e delle lavoratrici e dei lavoratori dall’altra.

Un servizio che l’anno scorso ha mostrato qualche flessione nelle richieste da parte delle famiglie in Bassa Valle, anche a causa delle difficoltà che aumentano nel riuscire a soddisfare le richieste, e un aumento di potenziali lavoratori a Sondrio, anche se solo in minima parte si tratta di nuovi arrivi: soprattutto nel caso delle badanti conviventi, infatti, si tratta di persone da anni presenti sul territorio.

I numeri di Sondrio

Nel 2023 a Sondrio si sono registrate 73 nuove iscrizioni al Registro territoriale: 42 persone (58%) per l’assistenza diurna con un’età media di 43 anni e 31 come badanti conviventi. In quest’ultimo caso l’età media sale a 63 anni. Sul totale dei 449 iscritti al registro, le percentuali rispetto alla tipologia di assistenza si attestano al 55% per l’assistenza diurna e al 45% per le badanti in convivenza. Quanto alla provenienza geografica il 59% è dell’Est Europa (267 iscritti: Ucraina, Georgia, Romania, Moldavia in percentuali decrescenti), il 14% africano (62 iscritti, più della metà dal Marocco) e il 12% (54) italiano.

Sul totale degli assistenti familiari, meno di un quinto (17%), possiede un mezzo di trasporto, rendendo difficile garantire assistenza alle famiglie residenti nelle frazioni e nei Comuni al di fuori del capoluogo, da cui provengono circa due terzi delle richieste. Bassa anche la percentuale di chi ha conseguito, a vario livello, un attestato di formazione in ambito assistenziale: 14%.

Le richieste di assistenza raccolte dallo Sportello nel 2023 sono invece state 127: il 61% (78) per badanti conviventi (la ricerca ha avuto esito positivo nel 39% dei casi) e il 39% (49) per assistenza diurna (ricerca con esito positivo nel 52% dei casi).

La richiesta di assistenti familiari conviventi, che rimane prevalente (58% sul totale delle richieste nel 2021, 65% nel 2022), diventa di anno in anno più difficile da soddisfare a causa dell’età media avanzata delle assistenti, l’indisponibilità a risiedere fuori Sondrio, la difficoltà nel gestire patologie che richiedono lo spostamento della persona anziana affidata, l’indisponibilità di fronte a patologie neurodegenerative, l’inesperienza e la scarsa conoscenza della lingua (per i pochi nuovi arrivi). Orari disordinati e difficoltà negli spostamenti sono invece gli ostacoli principali in caso di assistenza a tempo parziale.

L’approccio delle famiglie allo sportello avviene sempre più tardi, quando la situazione assistenziale è complessa e di conseguenza poco compatibile con i vincoli posti dalle badanti.

Quelli di Morbegno

Nel 2023 le richieste arrivate allo sportello del capoluogo della Bassa valle da parte delle famiglie sono state 115, di cui 61 con attivazione della ricerca (il 33% ha avuto risposta) e 54 registrate come richiesta di informazioni, ma che non si sono concretizzate. Un numero in calo rispetto al passato.

Tra gli ostacoli nell’incontro tra domanda e offerta gli operatori segnalano l’urgenza della situazione, la richiesta di requisiti particolari (ad esempio, assistente familiare solo di nazionalità italiana, assistente familiare disponibile ad un impiego che non rispetta il Ccnl delle Colf e Badanti), territorio fuori dalla provincia di Sondrio, la richiesta di servizi in convivenza, persone esperte e disposte a fare prestazioni infermieristiche, a al servizio 7 giorni su 7, persone disposte contemporaneamente a fornire assistenza diurna e notturna; molte famiglie richiedono persone automunite perché il congiunto risiede in un comune periferico o a mezza costa.

I bisogni espressi da chi si rivolge agli sportelli alla ricerca di aiuto riguardano prevalentemente situazioni complesse: molto raramente viene richiesta la “dama di compagnia”, tanto per intenderci. Molto più frequentemente l’anziano presenta patologie che necessitano di competenze sanitarie (misurazione del diabete, somministrazione dell’insulina, iniezioni, gestione dell’ossigeno, movimentazioni particolari) e spesso la richiesta riguarda la cura di coppie di anziani con pluripatologie.

Quanto alle assistenti familiari da marzo 2017 a dicembre 2023 si sono presentate allo sportello di Morbegno, candidandosi al lavoro 411 persone. Il dato delle nuove assistenti familiari è in netto calo: 80 nel 2019; 42 nel 2020; 33 nel 2021; 29 nel 2022 e solo 23 l’anno scorso.